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Visite culturali
La Vienna medievale
Nel 1156, Enrico II Jasomirgott della dinastia dei Babenberg trasferì la sua residenza a Vienna, facendo di un piccolo insediamento sorto sulle rovine dell’antico castrum Vindobona la capitale del nuovo ducato d’Austria. Sotto i Babenberg la città conobbe un costante sviluppo e durante il regno di Leopoldo VI raggiunse l’estensione dell’odierno primo distretto. I duchi di Babenberg fondarono la più antica casa religiosa di Vienna, il monastero degli Scozzesi (in realtà i monaci venivano dall’Irlanda) e si mostrarono grandi benefattori della città, nonché mecenati della letteratura medievale: i trovatori Walther von der Vogelweide, Ulrich von Liechtenstein e Neidhart von Reuental frequentarono la loro corte.
Dopo la morte nel 1246 dell’ultimo Babenberg, Federico II, il “Bellicoso”, e dopo il regno di Ottocaro Re di Boemia, nel 1278 Rodolfo I d’Asburgo riuscì a impossessarsi del ducato. All’inizio i viennesi si opposero alla dominazione asburgica, perché la nuova dinastia non volle confermare i privilegi e diritti della città.
Il più carismatico dei primi Asburgo fu Rodolfo IV, detto il “Fondatore”. Egli pose la prima pietra dell’imponente torre meridionale del duomo e nel 1365 fondò l’università di Vienna. Durante il suo regno la città divenne una delle più prospere e delle più popolate nei paesi di lingua tedesca.
Nel quindicesimo secolo, crisi e decadimento dominano la scena (“l’autunno del medioevo”): a sconvolgere la città sono le guerre contro gli Ussiti, la peste, il declino del commercio del vino, il terribile pogrom organizzato contro gli Ebrei nel 1420-21 e le disastrose lotte all’interno della famiglia ducale, culminanti nella guerra civile del 1462-63 e nella tragica esecuzione del sindaco Wolfgang Holzer squartato vivo sulla piazza Am Hof. Soltanto alla fine del regno di Federico III, che riuscì felicemente a sopravvivere a tutti i suoi avversari, i territori asburgici poterono essere riunificati e Vienna ritrovò una certa stabilità e prosperità, anche se proprio in quel periodo cominciarono a diffondersi in Europa idee nuove provenienti dall’Italia, che mettevano in discussione il vecchio ordine medievale, fondato su basi religiose.
Itinerario
La visita comincia dalla suggestiva chiesa romanica di San Ruperto, il più antico santuario di Vienna risalente all’alto medioevo. Dopo aver attraversato Schwedenplatz (oggi una piazza inamena, un tempo porto per il commercio fluviale sul Danubio), raggiungiamo il romantico vicolo Griechengasse, con il suo fascino medievale ancora intatto. Lì vicino si trova la silenziosa Heiligenkreuzerhof, un complesso architettonico settecentesco appartenente all’abbazia di Heiligenkreuz. La passeggiata continua in una delle più antiche stradine della Vienna medievale: la Schönlaterngasse: le case che la fiancheggiano risalgono ai tempi dei Babenberg e hanno da raccontare storie fascinose su creature favolose ed eventi misteriosi. La Bäckergasse (strada dei panettieri) ci conduce nell’antico distretto dei commercianti tedeschi (Lugeck) e più avanti sulla piazza Am Hof, uno dei centri della città medievale, dove si trovavano la case delle corporazioni e il tribunale con il famigerato “Narrenköttel”, una specie di gabbia che serviva a detenere ubriachi, prostitute, indovini e streghe. Un gioiello dell’arte gotica è la chiesetta Maria am Gestade dove prosegue la nostra visita. Di lì poi entriamo nel vecchio quartiere ebraico Am Judenplatz, dove venne eretta la prima sinagoga di Vienna, e qui dovremo ricordare il terribile pogrom dell’anno 1421-21. Sulla piazza Am Hof i Babenberg avevano costruito il primo palazzo ducale. L’attigua piazza Freyung è dominata dal poderoso monastero degli Scozzesi, la più antica casa religiosa della città. Alla fine della passeggiata visiteremo gli straordinari Neidhartfresken, affreschi profani scoperti nella casa Tuchlauben 19: sono pitture murali (un tempo decorazioni delle pareti della sala da ballo di un ricco commerciante dell'inizio del Quattrocento) ispirate alle poesie popolari di Neidhart von Reuental, che mostrano scene delle stagioni, danze di contadini e giochi di bambini.
Informazioni pratiche
PUNTO D’INCONTRO: davanti alla chiesa di San Ruperto (Ruprechtskirche) nel 1° distretto.
DURATA: 2,5 ore. Tenete conto del fatto che questa passeggiata non comprende la Cattedrale di Santo Stefano. Se volete includere il duomo, la visita durerà 3 ore e dovete calcolare gli ingressi al duomo.
ALTRE PROPOSTE DI VISITA:
Il Museo dello Schottenstift e il Museo ebraico sulla Judenplatz.
FINE DELLA VISITA: Neidhartfresken (Tuchlauben 19 – 1° distretto).
INGRESSI: Neidhartfresken (Tuchlauben 19).
LETTURE: Nicholas T. Parsons, Vienna. Ritratto di una città, Bologna 2012.
Stephan Vajda, Storia dell’Austria, Milano 2002.